Informativa sulla privacy e l'uso dei cookie

Questo sito utilizza solo cookie di servizio di carattere temporaneo che non contengono informazioni sensibili sul profilo dell'utente e che vengono adoperati esclusivamente per gli acquisti.

Continuando la navigazione accetti l'uso dei cookie.

ACCETTO

Pagine
RICERCA RAPIDA » Ricerca avanzata

Categorie
AGRICOLTURA, AGRONOMIA (91)
ALLATTAMENTO (13)
ALPINISMO & TREKKING (151)
ARCHITETTURA & INGEGNERIA (819)
ARTE, DESIGN E DISEGNO (476)
AVVENTURA (1)
CINEMA (216)
CLASSICI (28)
CONCORSI (632)
CORPO MENTE E SPIRITO (68)
CUCINA E CASA (3529)
DIZIONARI & ENCICLOPEDIE (884)
ECONOMIA, MARKETING, IMPRESA (9625)
FANTASCIENZA & FANTASY (257)
FIABE (105)
FICTION (1)
FUMETTI (1802)
GIALLI & HORROR (3096)
GIARDINAGGIO (185)
GRAVIDANZA (48)
HUMOR (57)
INFORMATICA (1984)
LIBRI PER BAMBINI (2028)
LIBRI PER RAGAZZI (113)
NARRATIVA (12453)
POESIA & TEATRO (174)
PSICOLOGIA E PSICOTERAPIE (252)
PUERICULTURA E PEDIATRIA (87)
SALUTE & MEDICINA (338)
SCIENZA (105)
SOCIETà, CULTURA E FATTI (544)
SPORT (1627)
STORIA (11187)
TEMPO LIBERO & HOBBY (35)
VIAGGI, GUIDE E CARTE (2598)
Scheda libro

Cod. ISBN9788865425244
AutoreGiuseppe Ripamonti 
TitoloLa signora di Monza e altre storie patrie. Ediz. italiana e latina
EditoreLa Scuola di Pitagora
Anno2019 
Descrizione

Descrizione del libro

Senza Walter Scott probabilmente ad Alessandro Manzoni non sarebbe mai venuto in mente di scrivere un romanzo storico. E senza gli storici lombardi del secolo XVII non avrebbe mai la sua storia nella Milano sotto la dominazione spagnola. È noto, per ammissione dello stesso Manzoni, che l'idea del matrimonio contrastato gli venne leggendo una grida in un trattato di economia di Melchiorre Gioia, uno dei due libri che, nel 1821, Manzoni aveva portato con sé a Brusuglio, dove si era ritirato per consolarsi del fallimento dei moti. L'altro libro erano le "Historiae patriae" di Giuseppe Ripamonti. Nel bel latino del Ripamonti Manzoni trova, per così dire, il sugo della sua storia: la Signora di Monza, le vicende di Francesco Bernardino Visconti detto l'Innominato, la peste, le gesta del Cardinale Borromeo. Lo stesso rapimento di una promessa sposa può essere stato suggerito dal Ripamonti. A proposito di quel ribaldo che «con l'enormità dei suoi crimini mostrava di disprezzare i tribunali, i giudici, i pubblici poteri e le autorità» il Ripamonti riferisce del rapimento della fidanzata di un principe straniero mentre veniva condotta a nozze. Nel romanzo manzoniano, come si sa, il rapimento, eseguito per conto di un altro, è il pretesto per il ravvedimento del personaggio stesso. Agli inizi dell'Ottocento, le storie milanesi del Ripamonti erano, come dice Manzoni stesso, "quasi interamente dimenticate"; verso la metà secolo, Francesco Cusani traduce "La peste di Milano" del 1630, l'altra importante opera del Ripamonti, cui seguirà, a cura del conte Tullio Dandolo, una scarna scelta, senza testo latino, delle "Historiae patriae". Sulle orme del Dandolo, e ad una distanza di anni quasi uguale a quella che separava Manzoni dai fatti narrati dal Ripamonti, vengono riproposti, in traduzione italiana e con testo originale a fronte, quei capitoli delle "Historiae patriae" che sono stati l'ispirazione del romanzo forse più bello della nostra storia letteraria. 
CollanaMille e una storia 
Consistenza 
Prezzo di copertina€ 13,00
DisponibilitàNormalmente disponibile in 10-12 giorni lavorativi.  

Sconti
Secondo i dettami della nuova legge lo sconto massimo applicabile al cliente è del 5% sul prezzo di copertina.


www.unlibroperamico.it - di Francesco Testaferri P. Iva 03073020541 Reg. CCIAA di Perugia n. 261559 - info@unlibroperamico.it