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Descrizione del libro

Parlare dei costituzionalisti Ã¨ come parlare di costituzione. Se essere costituzionalisti significa sfornare 'pareri', la costituzione anch'essa diventa un parere, anzi una somma di pareri. E diventa un parere persino che ci sia questa Costituzione e non un'altra. Un tempo, almeno su questo i costituzionalisti erano uniti: quella Costituzione alla quale hanno promesso di dedicare studi ed energie deve essere difesa e promossa. Oggi, un'epoca sembra tramontata e molti lavorano allo scopo opposto: cambiarla, renderla irriconoscibile. Naturalmente, si dice, lo scopo Ã¨ sempre quello di migliorarla. Sono ancora costituzionalisti? La domanda Ã¨ lecita. Talora sembrano ideologhi, altre volte politici, se non anche politicanti che usano la Costituzione come un mezzo e non come il fine, il fine ultimo che Ã¨ la convivenza senza sopraffazione e senza violenza. Â«Che cosa stiamo diventando?Â» si chiede un costituzionalista che viene da tempi ormai lontani. Ãˆ un destino finire tra gli 'opinionisti' da cui si pescano quelli piÃ¹ congeniali a questa o quella area politica, a questa o quella tesi? C'Ã¨ un'Associazione dei costituzionalisti che riunisce circa 500 persone con il compito di Â«promuovere e difendere le peculiaritÃ della cultura costituzionalisticaÂ». Che cosa sono queste peculiaritÃ ? Se c'erano, dove sono finite? Forse un tempo si sarebbe potuto rispondere. Oggi Ã¨ difficile. Â«Sia chiaro - si dice in questo libro -, questa non Ã¨ una critica, ma una constatazione e, insieme, una delusione, un dispiacere e, forse, un rimorsoÂ».