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Descrizione del libro

Â«Emicrania non Ã¨ solo una descrizione, ma anche una meditazione sulla natura della salute e della malattia, e su come, ogni tanto, gli esseri umani possano aver bisogno, per breve tempo, di essere malati; una meditazione sullâ€™unitÃ di mente e corpo, e sullâ€™emicrania come manifestazione esemplare della nostra trasparenza psicofisica; infine, una meditazione sullâ€™emicrania intesa come reazione biologica, analoga a quanto accade in molti animaliÂ». CosÃ¬ Sacks definisce oggi Emicrania, vero work in progress, che apparve come suo primo libro nel 1970 e poi Ã¨ stato sottoposto a numerosi ampliamenti e rimaneggiamenti fino allâ€™edizione piÃ¹ recente, che Ã¨ del 1992 (a conferma della convinzione di non pochi suoi lettori che Oliver Sacks appartenga alla stirpe di quei grandi dotti seicenteschi i quali consideravano ogni scritto innanzitutto un pretesto per la proliferazione di note, glosse e appendici dove incorporare via via ciÃ² che lâ€™esperienza, il sapere e anche il dubbio avrebbero aggiunto di nuovo). Quando venne pubblicato per la prima volta, questo libro, che si presentava allora come qualcosa di molto piÃ¹ vicino a un puro studio clinico, trovÃ² subito almeno un lettore percettivo. Era W.H. Auden, il quale scrisse che Â«qualsiasi profano interessato in qualche modo alla relazione fra corpo e mente, anche se non lo capirÃ in ogni dettaglio, troverÃ questo libro affascinante come lo ho trovato ioÂ». Auden aveva subito capito una peculiaritÃ decisiva in Sacks: la sua capacitÃ di ascoltare i sintomi. GiÃ Novalis aveva osservato: Â«Ogni malattia Ã¨ un problema musicale e ogni cura una soluzione musicaleÂ». CosÃ¬ si potrebbe dire che Sacks dispone di una sorta di orecchio assoluto per quelle manifestazioni che sono insieme fisiologiche e psicologiche (e proprio a questo punto, ovviamente, si spalancano le questioni piÃ¹ radicali, e tuttora irrisolte, che riguardano la nostra conoscenza di noi stessi). Eminente fra queste, e quasi beffarda nelle sue molteplici forme, rimane lâ€™emicrania, un disturbo che, secondo i calcoli di alcuni, riguarda il dieci per cento dellâ€™umanitÃ e ancora elude per molti versi gli sforzi dei ricercatori. Sacks Ã¨ riuscito a farla parlare, attraverso la voce di alcuni memorabili casi e attraverso la sua, inconfondibile.