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Descrizione del libro

Secondo la vulgata pseudoprogressista l'immigrazione Ã¨ sempre un bene e le frontiere esistono soltanto per essere valicate, l'Occidente deve espiare la sua stessa esistenza, il genere Ã¨ separato dal sesso ed esiste in infinite varianti, la famiglia naturale Ã¨ male, il cristianesimo Ã¨ un relitto da cancellare, la vita umana non inizia mai e finisce quando lo decidiamo noi, il transumanesimo Ã¨ l'orizzonte dell'uomo contemporaneo... Si potrebbe continuare a lungo con questo campionario di affermazioni grottesche, e a lungo si potrebbe riderne, se le conseguenze non fossero libri proibiti, censurati e al macero; parole e idee vietate; intellettuali processati e accademici allontanati... PerchÃ© la Â«diversitÃ Â» Ã¨ sÃ¬ la nuova bandiera, ma non vale se a essere diverse sono le opinioni. Come si puÃ² continuare nella difesa di una civiltÃ di cui non ci permettiamo di vedere la straordinaria e mostruosa trasformazione? Una civiltÃ che, per uno strano paradosso, volendo emancipare l'individuo lo ha reso schiavo? Qualche anno fa si Ã¨ a lungo parlato di Â«scontro di civiltÃ Â»? Ma oggi forse non esistono neppure piÃ¹ civiltÃ che potrebbero scontrarsi, tutte sono scomparse a favore di una Â«culturaÂ» standardizzata, i cui vari elementi sono difficilmente distinguibili se non per lievi e innocue differenze di colorazione. Quello a cui stiamo assistendo Ã¨ piuttosto lo shock della non-civiltÃ . In questo nuovo regime, libertÃ illimitata e dispotismo illimitato non sono piÃ¹ in opposizione. Si sono fusi.