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Descrizione del libro

Avvocato, giudice, magistrato. Tre mestieri nobili, ambiti. Tre parole di uso comune. Tre sostantivi maschili per cui il corrispettivo femminile non Ã¨ nemmeno contemplato dalla maggioranza delle persone, come se non fossero professioni cui una donna puÃ² dedicarsi, posizioni che una donna puÃ² sperare di occupare. Paola Di Nicola Travaglini, giudice di grande esperienza, ha subito per una vita intera i pregiudizi di un sistema intrinsecamente maschilista. Gli sguardi di disprezzo, sufficienza o diffidenza dell'intero contesto giudiziario, i pregiudizi insiti nel linguaggio e nella mentalitÃ comune, la difficile combinazione di vita professionale e personale quando si diventa madri: essere giudice, una giudice, Ã¨ stata una vera sfida. Questo libro racconta la progressiva, sofferta presa di coscienza di una donna che Ã¨ nata e cresciuta in un sistema patriarcale. La sua esperienza personale si unisce a documenti e statistiche che testimoniano come la donna fosse, fino a pochi anni fa, ritenuta inadatta perchÃ© troppo, e questa Ã¨ solo una selezione degli aggettivi usati di volta in volta, "fatua, leggera, superficiale, impulsiva". E questi luoghi comuni mantengono delle radici che, pur meno salde, devono ancora essere pienamente estirpate. PerchÃ© ciÃ² accada Ã¨ necessario esporsi, affrontare quelle che sono, ancora oggi, delle ingiuste discriminazioni. La giudice, in questo senso, Ã¨ un potentissimo strumento di lotta, una testimonianza della esperienza quotidiana di una donna coraggiosa e forte: un racconto di passione, ostinazione e successo.