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Dopo che ebbero conquistato il potere, i nazisti iniziarono a esercitare sull'informazione un controllo asfissiante. Il regista dell'operazione fu Joseph Goebbels, ministro della Propaganda e instancabile agitatore, Â«ipnotizzatoÂ» da Hitler. La stampa avrebbe dovuto diventare il Â«pianoforte su cui il governo potrÃ suonare per influenzare le masseÂ». Non bastava piÃ¹ infatti assecondare gli umori del popolo, occorreva manipolarli nel senso giudicato piÃ¹ conveniente per la nazione, promuovendo l'antisemitismo e la dedizione alla causa nazista fino al martirio, esaltando l'idea della guerra totale, disinformando sistematicamente, creando un sentimento positivo nella comunitÃ . Ma quali furono le tecniche con cui si realizzÃ² questa vera e propria invasione della mediasfera tedesca? Quali caratteristiche aveva la Â«lingua nazistaÂ» in cui erano scritte le dettagliatissime veline che gli zelanti funzionari pubblici passavano alle redazioni? Goebbels creÃ² il monopolio nazionale delle notizie, un sistema centralizzato della pubblica informazione, e anno dopo anno inondÃ² la societÃ germanica - e non solo - con uno tsunami di veritÃ artefatte e menzogne conclamate, plasmando un secolo fa molti dei pregiudizi razzisti ancora oggi radicati nell'opinione pubblica internazionale.