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Descrizione del libro

Firenze, A.D. 1478. La cittÃ piÃ¹ ricca d'Europa Ã¨ governata da famiglie di mercanti e banchieri che ospitano e foraggiano i migliori artisti d'Italia. Sontuosi palazzi ospitano collezioni di capolavori scultorei classici e tele dipinte da geni come Botticelli e il Pollaiolo. Dame che prestano il loro volto alle raffigurazioni della Beata Vergine passeggiano per eleganti giardini, mentre i loro ricchi mariti ammassano fortune tra banchi e scrittoi lavorati dai piÃ¹ abili intarsiatori. Tra le ombre, invece, i congiurati affilano i pugnali. Su quella che nominalmente dovrebbe essere una repubblica regna da un ventennio una sola famiglia, i Medici, sovrani non nel nome ma nel concreto. La giovane etÃ del nuovo capo-famiglia, Lorenzo de' Medici, lascia perÃ² sperare ai suoi nemici che si tratterÃ di un avversario non troppo difficile da abbattere. Il vecchio Jacopo de' Pazzi tesse le sue trame, trovando un inaspettato appoggio in Sua SantitÃ papa Sisto IV, nel di lui nipote Girolamo Riario e nel duca Federico di Montefeltro. Quello che ne consegue Ã¨ la congiura dei Pazzi, il fatto di sangue piÃ¹ noto nella storia politica del Rinascimento italiano.