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Descrizione del libro

"Paesaggi" Ã¨ la piÃ¹ completa raccolta degli scritti di John Berger dedicati all'arte e alla letteratura. Chi Ã¨ alla ricerca di un ponderoso volume di critica, con quadri monografici e rigide periodizzazioni, dovrebbe guardare altrove; chi invece Ã¨ giÃ un lettore di questo Â«rinascimentale uomo contemporaneoÂ» si stupirÃ ancora una volta di tanta varietÃ di saggi, poesie, racconti e meditazioni, ritrovando lo sguardo di uno storyteller che mai ha inteso la scrittura come un atto di possesso, ma sempre come un modo per abitare il presente e mutarne la trama. In questo volume, ideale prosecuzione di "Ritratti", John Berger Ã¨ l'osservatore tenace di vasti panorami popolati da figure umane, alla ricerca di mappe del nostro tempo. Dapprima si tratta soprattutto di paesaggi teorici, in cui Berger incontra gli scrittori e gli artisti che piÃ¹ hanno accompagnato il suo pensiero: da Walter Benjamin a Gabriel GarcÃa MÃ rquez, da Rosa Luxemburg a James Joyce. Poi si passa all'esplorazione - a volte reale, sempre letteraria - di paesaggi fisici: la Palestina resistente, abitata da bambini e cavalli selvaggi; la Parigi dei cubisti e la Venezia marcescente della Bienriale; la cittÃ di Delft che Â«sgorga dagli occhi di chi l'ha lasciataÂ»; la campagna senza tempo in cui i contadini hanno insegnato a Berger Â«il poco che soÂ»; fino al fluido mercato del mondo odierno, in cui ognuno Ã¨ un consumatore perduto in una geografia assente. Raccontando questi luoghi, John Berger racconta se stesso, il suo modo ardente e combattivo di cercare uno spazio da condividere e di indagare lo sguardo. Ogni paesaggio parla per lui di Â«rischio e avventuraÂ»: il rischio e l'avventura, in questi Paesaggi composti dagli anni cinquanta a oggi, sono quelli di un pensiero pronto in qualsiasi momento a farsi mettere a repentaglio da un'opera perturbante o un fatto inatteso, che si pone sempre, qualsiasi cosa scelga di narrare, sul limite sottile del mistero.