Un Libro per Amico .it - www.unlibroperamico.it

Descrizione del libro

Quando il racconto della storia esce dalle stanze del potere e si sposta nelle strade, nelle case e nei luoghi di lavoro delle persone non illustri, per dare voce ai Â«vintiÂ» e agli sfruttati, puÃ² davvero scuotere le coscienze di intere generazioni. Howard Zinn Ã¨ riuscito a mostrare l'altra faccia dell'America, quella che non si insegna a scuola o nelle universitÃ . A 35 anni dalla prima edizione, e dopo 2 milioni di copie vendute, "Storia del popolo americano" - che il Saggiatore propone in versione integrale, con una traduzione ampliata e aggiornata - continua a essere uno dei libri di storia piÃ¹ letti al mondo. La prosa di Zinn, limpida, appassionata e documentatissima, abbraccia oltre cinquecento anni: dalla colonizzazione genocida delle Americhe all'indipendenza degli Stati Uniti, dalla guerra civile all'imperialismo del XX secolo, fino all'11 settembre 2001. Il punto di vista non Ã¨ perÃ² quello di Cristoforo Colombo, Washington, Lincoln, Roosevelt o Bush, bensÃ¬ quello dei nativi americani, degli schiavi neri, delle donne, delle minoranze emarginate, di tutti gli sconfitti e i dissidenti che la Â«terra delle opportunitÃ Â» ha rimosso dalla sua narrazione ufficiale. Sottraendo all'oblio le ribellioni contro la schiavitÃ¹ e la segregazione, i conflitti sindacali, le manifestazioni per la pace, la lunga lotta per l'emancipazione femminile, emergono le atroci conseguenze dei conflitti armati, il costo umano delle decisioni di politici e uomini d'affari, tutte le forme di oppressione - e di resistenza - che la maggior parte degli storici relega fra le note a pie di pagina. Dietro le retoriche del potere e le leggende patriottiche, la storia americana si rivela una storia di razzismo e sfruttamento, le cui poche eccezioni positive, piÃ¹ che alle Ã©lite di governo, si devono alle infinite piccole azioni di persone sconosciute. L'intento di Zinn non Ã¨ perÃ² mitizzare il popolo, piangere le vittime e denunciare i carnefici: spesso Â«il grido dei poveri non Ã¨ giustoÂ», si rivolge contro altri poveri, non sa riconoscere i veri responsabili. Ma se non si Ã¨ in grado di ascoltarlo Â«non si saprÃ mai che cos'Ã¨ la giustiziaÂ».