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Il manuale del diavolo: Il libro che tenete in mano si potrebbe intitolare "Lezioni all'aspirante diavolo custode impartire da un demone maestro dei novizi". SÃ¬, l'idea primigenia la si deve a C. S. Lewis con le sue Lettere di Berlicche. Ma anche il Padre Brown di G.K.Chesterton ha ispirato molti altri preti- detectives, e lo Sherlock Holmes di A. Conan Doyle ha una marea di discendenti, per non parlare del Dracula di B. Stoker o del Frankenstein di M. Shelley. Il Berlicche Ã¨ del 1942 ed era un diavolo post-vittoriano, molto british e aveva come referente teologico l'anglicanesimo. Ma la maestra in fatto di diavoli Ã¨ la Chiesa Cattolica, tant'Ã¨ che anche nei film horror se c'Ã¨ da fare un esorcismo chiamano un gesuita, non un pastore nÃ© un bramino nÃ© un bonzo. PerciÃ², questo Manuale si fonda sull'esatta dottrina ("Mi dispiace per gli altri, ma Dio Ã¨ cattolico", diceva il filosofo Jean Guitton) e sulle tentazioni da applicare a un uomo qualsiasi del XXI secolo, maschio, cattolico ed eterosessuale cosÃ¬ da essere maggiormente rappresentativo. Dite che i cattolici non sono rappresentativi? Be', date un'occhiata ai numeri dell'Occidente. E, se volete considerare anche l'estesissima Russia, tenete presente che cattolici e ortodossi sono divisi solo da uno scisma, per il resto credono nelle stessissime cose. Ovviamente vi capiterÃ di non condividere certi passaggi, certi giudizi, certe riflessioni, certe sentenze del libro. In effetti, potreste anche aver ragione voi. O torto. Ma chissenefrega. Al diavolo basta aver seminato confusione. Il diavolo Ã¨ mendax et homicida ab initio. Mente a scopo di assassini