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Descrizione del libro

In questo libro, che tanta parte ha avuto nella cultura francese del Novecento, Ã‰mile BrÃ©hier introduce lo Stoicismo nel grande dialogo che la filosofia contemporanea ha intrattenuto con l'antichitÃ , esplorando il luogo in cui sembra venir meno il principale assunto della dottrina stoica: Â«tutto ciÃ² che esiste Ã¨ corpoÂ». Questa fisica, che estende la nozione di corpo a tutto ciÃ² che Ã¨ in grado di agire e patire, Ã¨ costretta a fare i conti con quattro residui inattivi e impassibili: l'esprimibile, il luogo, il vuoto e il tempo. Si tratta di esistenze al limite del reale. Non per questo secondarie, se Ã¨ vero che la dialettica - Â«scienza del vero e del falso e di ciÃ² che non Ã¨ nÃ© vero nÃ© falsoÂ» - si compone esclusivamente di esprimibili, ossia di incorporei. La presenza degli incorporei, inoltre, conduce gli Stoici a situare al sommo delle categorie non piÃ¹ l'Â«essereÂ» ma il Â«qualcosaÂ»: unitÃ piÃ¹ alta che comprende corpi e incorporei.