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Siamo nel 1969. Mentre scoppia la rivoluzione degli studenti, nasce Valentina Mela Verde con la sua famiglia: i genitori, il fratello Cesare detto il Miura, e la sorellina Stefi (che continuerà con una serie propria dagli anni 70 ai 90). Al «Corriere dei Piccoli» si decide di ricavare all’interno del giornale uno spazio per le ragazzine. Si raccontano piccole avventure quotidiane abbinandole a consigli di moda, di educazione e ai “fai da te”. Valentina risulta subito graditissima alle lettrici, ma il personaggio e il clan “Le mele verdi” hanno un successo inaudito anche tra i lettori maschi. Nel giro di pochi mesi Valentina si libera del giogo educativo femminile. Nel ’72 Valentina, con le sue amiche Mele Verdi, migra dal «Corriere dei Piccoli» alla nuova testata che ne deriva per lettori adolescenti, «Il Corriere dei Ragazzi», e finirà nel ’76 con la chiu sura della testata (che si trasformerà in «Corrier Boy»). Valentina ha vissuto gli anni 70 raccontandone pulsioni, tendenze, innovazioni e idee, affrontando anche temi scottanti: la scuola sperimentale, i ragazzi diversi, le gravidanze indesiderate, la crisi economica, il pacifismo e l’ecologia. Nelle sue pagine sono comparsi per sonaggi reali, come Se verino Gazzelloni o Ermanno Olmi, assieme a quelli immaginari, ma sempre aderenti alla vita reale, a una possibile vita di una Valentina in carne e ossa. Le storie di Valentina accompagneranno nel cuore degli anni 70 alcune centinaia di migliaia di ragazzi (Il «Corriere dei Piccoli» vendeva 300.000 copie) nel difficile passaggio dalla pubertà al l’adolescenza, raccontando storie “con disinvolta allegria, ma anche con costante senso dell’impegno civile”, quei ragazzi, oggi adulti, che molto devono all’Autrice per il senso di concretezza della realtà quotidiana, la facilità di relazioni pure e schiette, l’umanità e il rispetto per la convivenza civile. Il terzo volume della ristampa integrale delle storie di Valentina Mela Verde raccoglie, in ordine cronologico, le avventure pubblicate sul «Corriere dei Ragazzi» nel 1974, Avendo l’autrice cessato di colorare di persona le tavole, queste sono riprodotte con i colori originali della pubblicazione, scansionati, ripuliti e corretti di alcuni errori.