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Descrizione del libro

Una figura di pura luce, il corpo coperto da un velo sottile che ne lascia intravedere le forme, in mano un cuore rosso, che arde dentro una fiamma. Sotto il panno leggero, la donna Ã¨ nuda. Ãˆ l'icona della CaritÃ , l'amore cristiano, nella nuova rappresentazione che di essa si afferma nell'arco del Trecento grazie ad artisti come Giotto e Ambrogio Lorenzetti. Ma qual Ã¨ l'origine di questa iconografia? Chi c'Ã¨ dietro a questa donna, sensuale e insieme spirituale, che incarna la piÃ¹ importante virtÃ¹ teologale? Nella filigrana di questa immagine - sostiene Donato Pirovano nel volume - Ã¨ possibile intravedere la Beatrice dantesca nella forma in cui appare in sogno al poeta nell'enigmatico sonetto che apre la Vita nuova. In quella sede, la donna compare tra le braccia di Amore, che le offre in pasto il cuore di Dante, per poi allontanarsi in lacrime. Donando questo cuore alla Â«donna de la saluteÂ», Amore affida a Beatrice la vita di Dante perchÃ© la trasformi, sublimando la sua passione affinchÃ© non venga mai meno. In questo rito onirico, Beatrice incarna ciÃ² che sarÃ nella poesia di Dante da quel momento in poi: l'icona vivente della Caritas, quell'amore disinteressato che viene dal cielo e al cielo ritorna. Toglierle il velo e ammirare la sua nuditÃ significa, allora, contemplare la bellezza di un amore salvifico, puro ed eterno. In un ragionamento serrato tra parole e immagini, Pirovano conduce il lettore alla scoperta dei legami obliqui tra arte e letteratura, rintracciando nell'episodio dantesco la fonte primaria capace, con la sua potente forza drammatica, di generare e alimentare un'iconografia che godrÃ di lÃ¬ a poco di uno straordinario successo.