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Descrizione del libro

Dalla metÃ degli anni Ottanta si Ã¨ costruita una posticcia Â«casa comuneÂ», dove il pensiero e lâ€™azione di Croce coesisteva armoniosamente con il democraticismo di Giovani Amendola, i furori giacobini di Salvemini, il liberalismo sovietizzante di Gobetti, gli stralci dâ€™utopia di Adolfo Omodeo. Di qui lâ€™edificazione di unâ€™artefatta biografia degli anni 1943-1948, dove il filosofo era ridotto al rango di intellettuale â€œprogressistaâ€, propenso, dopo lâ€™armistizio di Cassibile, a sottostare senza alzare il capo alle imposizioni degli Alleati, e a considerare semplici incidenti di percorso lo scontro a coltello con Togliatti e il duro conflitto con quei liberali, suoi antichi discepoli, transitati nel Partito dâ€™Azione. Ed Ã¨ per contrastare tale â€œtradimento della memoriaâ€ che nasce questo libro dove si narra degli â€œanni piÃ¹ difficiliâ€ del nostro maggior intellettuale del Novecento nellâ€™intervallo temporale che va dalla caduta di Mussolini alle prime elezioni politiche dellâ€™Italia repubblicana.