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Il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato, senza dubbio e non solo per la Chiesa cattolica, uno degli eventi più importanti del secolo scorso. L'assise ecumenica manifestò al mondo intero un volto inedito della Chiesa: non più una cittadella arroccata, certa della sua intangibilità , ma una comunità di credenti che si riconosce bisognosa di conversione, che accetta il dubbio, il confronto, la fatica della ricerca. Una comunità che sceglie il dialogo con la contemporaneità , si pone in ascolto della cultura e della scienza e cammina accanto alle Chiese cristiane. La Chiesa conciliare, scegliendo di mettersi accanto alle donne e agli uomini del suo tempo, inaugurava un modo nuovo di essere maestra di umanità e depositaria di un dono offerto a tutti e per tutti i tempi. Questo saggio a più mani tenta una valutazione, difficile ma necessaria, del cammino di assimilazione dei contenuti conciliari da parte della comunità ecclesiale in questi quarant'anni. Cammino impegnativo e non ancora totalmente realizzato, ma irrinunciabile e irreversibile. Alcuni tra i più significativi teologi del panorama odierno rileggono i grandi documenti del Concilio e formulano bilanci e prospettive per il futuro, indicando possibili percorsi per non disperdere la preziosa eredità del Vaticano II. GLI AUTORI Silvano Maggiani, Presidente dell'Associazione dei professori di Liturgia, docente presso la Pontificia Facoltà teologica Marianum presso l'Ateneo Sant'Anselmo di Roma; Luciano Pacomio, Vescovo di Mondovì; Giacomo Canobbio, docente di Teologia sistematica presso la Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale; Angelo Maffeis, docente di Teologia ecumenica presso la Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale; Juvenal Ilunga Muya, docente di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma; Enrico Chiavacci, professore emerito di Teologia morale alla Facoltà teologica di Firenze; Severino Dianich, docente di Teologia sistematica presso la Facoltà teologica di Firenze; Piero Ciardella, direttore dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose N. Stesone di Pisa.